Sostenere il diritto alla serenità non vuol dire essere indifferenti al dolore ma essere partecipi dell’armonia che vibra in ogni essere umano, in ogni creatura e nell’intero universo.

Nell’essere umano, sia in relazione alla sfera personale, collettiva e sociale, sia in relazione alla partecipazione a gruppi con i quali condividere una visione della vita con obiettivi e ideali ben precisi sarebbe auspicabile dedicare attenzione al rispetto del diritto alla serenità. Potrebbe sembrare una preoccupazione eccesiva, vista l’appartenenza ad una realtà che riunisce persone con la medesima finalità, ma non lo è affatto.
E ancora di più nella sfera interiore, la serenità è la base che sostiene l’intero edificio.
E’ da uno stato d’animo pervaso di serenità che possiamo trarre ispirazione per comprendere meglio noi stessi e trovare soluzioni ai problemi o semplicemente alle incombenze che quotidianamente ognuno di noi si trova ad affrontare.
E’ un diritto da concedere, come qualsiasi diritto, a tutti e soprattutto a sé stessi, perché il diritto alla serenità non è una richiesta che si pretende debba essere riconosciuta dagli altri ma una richiesta a sé stessi, un impegno personale nei nostri confronti.
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