Non ha prezzo, non conosce differenze di razza, religione, sesso, classe sociale.
Di valore inestimabile e di grande potere, è patrimonio dell’umanità, disponibile in qualsiasi momento.
Il suo uso è personale ma si estende immediatamente con un raggio indefinito che raggiunge l’orizzonte, e così dal personale diventa universale: è la gentilezza.
Lao Tzu la descrive così:
La gentilezza nel parlare crea fiducia
La gentilezza nel pensare crea profondità
La gentilezza nel donare crea amore
Ecco quindi che il piccolo gesto si trasforma in qualcosa che richiederebbe altrimenti, senza l’ausilio spontaneo della sua presenza, l’intervento del diplomatico e del sapiente.
Ma quando nasce dal cuore e dalla pace interiore che fa vedere l’altro come qualcuno che ti somiglia più di quanto tu creda, e che te lo fa sentire come fratello e sorella, la sua semplice bellezza fiorisce nell’abbondanza dei colori e delle note più dolci, e tutto in quel momento si può trasformare completamente e come d’incanto.
In questo nostro momento di emergenza sanitaria, la gentilezza risplende inaspettatamente e si riscopre nei rapporti umani, riscaldando i cuori e guarendo qualsiasi malinconia.
Scrivere scrivere scrivere e sempre scrivere.
Ho cominciato da piccolissima, guidata dalla fantasia che respirava la vita intorno a me e la restituiva cambiata, a volte più bella, altre più drammatica.
Imparavo che potevo creare tutto un mondo, conosciuto solo da me, plasmandolo come fa lo scultore con la creta, per condividerlo con gli altri.
Era necessario però un compromesso, fra il desiderio di raccontare una certa storia e l’accettazione della storia che voleva essere raccontata, spesso molto diversa dalla prima.
Ascoltavo i personaggi, le atmosfere, le profondità, le negazioni e le asserzioni.
Imparavo ancora, nel passaggio dalla fantasia della narrativa alla realtà della vita a cogliere i fatti del mondo osservandoli da diversi punti di vista, senza più abbellire o drammatizzare, ma solo per mettere in luce quel qualcosa di vero e autentico che si nasconde nella normalità che sfuggiamo, per capire quanto invece sia straordinaria.
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