Una nuova e ardita traduzione di Emily Dickinson vede la luce con le edizioni Solfanelli.
La raccolta di poesie scelte è curata da Anna Enrichetta Soccio e tradotta da Mariagrazia Pelaia.
La particolarità della traduzione si trova nella scelta di rimanere il più fedele possibile all’originale, al suono e alla lunghezza dei versi utilizzando per questo endecasillabi, settenari, novenari, quinari e altre metriche più desuete, con grande libertà rispetto alle prescrizioni canoniche. È una traduzione davvero unica.

L’adesione alla fisicità dell’originale si riflette persino nell’uso del trattino, della maiuscola e nella ricerca delle parole che rispettino la misura precisa.
Inevitabilmente, lo sforzo – che non deve essere stato da poco – ma anche il piacere di giocare con qualcosa di sacro, richiesti dal lavoro di questa traduzione isometrica, suscitano una rispettosa curiosità e una sottile obliqua riflessione.
La verità obliqua – dalla poesia che da il titolo al volume – accentua la scelta stilistica dell’editore, ma soprattutto apre alla poesia un corridoio atemporale che risulta, in questa particolare forma, di assoluta contemporaneità.
[1129]
Dì la verità, ma dilla obliqua –
Il Successo è in un Circuito
che abbaglia il nostro fioco Deliquio
Magistrale scacco di Verità
Come il Lampo ai Bambini reso amico
da calma spiegazione
la Verità deve svelar per gradi,
sennò acceca ognuno –
[1129]
Tell all the truth but tell it slant –
Success in Circuit lies
Too bright for our infirm Delight
The Truth’s superb surprise
As Lightning to the Children eased
With explanation kind
The Truth must dazzle gradually
Or every man be blind –
© 2021 Elisabetta Mastrocola
Lo avevo notato anch’io questo volume di poesie. Emily Dickinson mi piace molto, è una poetessa senza tempo allo stesso modo di Jane Austen. Acquisterò il libro quanto prima. Grazie!
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