La nascita di ogni giorno, di ogni essere, di ogni istante, di ogni epoca millenaria ha bisogno di essere avvolta nel silenzio e in una luce dorata e dolce, perché il calore e il senso di sicurezza sono bisogni primari per il nuovo arrivato. E il Natale, celebrato ogni anno al solstizio d’inverno, è il magnifico dono che il mondo invisibile offre all’essere umano per ritrovare la Luce dentro di sé, avendo cura di accompgnare questo prezioso momento con le più premurose attenzioni.
L’adorazione dei pastori, Giorgione, 1500-1505 circa. National Gallery of Arts of Washington
In questo momento particolare, dove insieme alla Luce nasciamo anche noi a qualcosa di nuovo e più grande, ci sentiamo in uno speciale stato di attesa che vorremmo portasse allo svelamento di un’identità conosciuta da sempre nella profondità del nostro essere – la grotta – ma che ogni volta, di ciclo in ciclo, sempre di più, desideriamo veder risalire alla coscienza, per poterla finalmente riunire alla stella che brilla sopra di noi.
Scrivere scrivere scrivere e sempre scrivere.
Ho cominciato da piccolissima, guidata dalla fantasia che respirava la vita intorno a me e la restituiva cambiata, a volte più bella, altre più drammatica.
Imparavo che potevo creare tutto un mondo, conosciuto solo da me, plasmandolo come fa lo scultore con la creta, per condividerlo con gli altri.
Era necessario però un compromesso, fra il desiderio di raccontare una certa storia e l’accettazione della storia che voleva essere raccontata, spesso molto diversa dalla prima.
Ascoltavo i personaggi, le atmosfere, le profondità, le negazioni e le asserzioni.
Imparavo ancora, nel passaggio dalla fantasia della narrativa alla realtà della vita a cogliere i fatti del mondo osservandoli da diversi punti di vista, senza più abbellire o drammatizzare, ma solo per mettere in luce quel qualcosa di vero e autentico che si nasconde nella normalità che sfuggiamo, per capire quanto invece sia straordinaria.
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2 pensieri riguardo “La nascita di ogni giorno”
Bellissima riflessione in particolare la grotta che è dentro di noi che accoglie la nascita di Cristo che si rinnova ogni anno. Per dirla con Steiner ogni solstizio ci regala la ri_nascita del nostro Io che è l’unica essenza divina che rimane oltre ogni tempo. Grazie Elisabetta e Buon Natale!
Bellissima riflessione in particolare la grotta che è dentro di noi che accoglie la nascita di Cristo che si rinnova ogni anno. Per dirla con Steiner ogni solstizio ci regala la ri_nascita del nostro Io che è l’unica essenza divina che rimane oltre ogni tempo. Grazie Elisabetta e Buon Natale!
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Grazie a te, Annarita! Buona Rinascita!!!
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