Ti muovi, respiri, ti nutri, ti riscaldi, ti sostieni. Comunichi incessantemente con l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco; elementi che ci hanno formato e continuano a formarci nel piano fisico e nel piano sottile.

Attraversati dal respiro di un pensiero, ammorbiditi dalla liquidità di un sentimento, rischiarati dal tepore di una contentezza, rallegrati dal colore che vitalizza il momento, risvegliati dalla concretezza della pietra percorriamo i nostri paesaggi interiori lungo sentieri dolci o aspri, battuti o impervi, verso salite ambite ma sempre sfiorando burroni dalle cadute rovinose, finché l’idea di essere isolati e divisi dallo spirito vitale degli elementi persiste nella mentalità, in una danza continua e leggera che attrae e respinge.
Ma quando la consapevolezza conquista spazio nella realtà umana, i paesaggi interiori, plasmati dalla sostanza del mondo, vengono abitati dall’attenzione con una cura maggiore, e allora affiora un amore e una gratitudine per la terra, per l’acqua, per l’aria e per il fuoco, amici affettuosi che sciolgono i nodi e fecondano l’animo con ispirazioni e ideali, e scopriamo magicamente di essere arrivati all’inizio di un dialogo infinito.