Dal fiore che apre i suoi petali al mondo allo sguardo di un bambino, dalla tenerezza dell’anziano alla dolcezza di un animale, dalla cima della montagna all’incanto del bosco profumato di linfa, dalla spuma dell’onda al suono del vento, dalle parole incantevoli alle note che dilatano i sentimenti, così l’intero universo racconta incessantemente la bellezza e ci ristora con la sua grazia.

Dove l’affanno e la preoccupazione sopraffanno la mente e i ragionamenti, per quanto lucidi e attenti non consolano, basta a volte un barlume di bellezza a liberare e rallegrare, ridimensionando una visione offuscata dalla nebbia e riportando la luce e la serenità.
Scrive il mistico e poeta Angelus Silesius:
«Trovatemi uno che non si lascia affascinare da un fiore che sorride gratuitamente all’universo! Così dobbiamo vivere la bellezza in mezzo a un mondo di interessi, scambi e mercanzie. Dunque essa realizza la sua origine sanscrita BET-EL-ZA che vuol dire: “il luogo dove Dio brilla”. Brilla dappertutto e fa brillare anche noi con il bello»
Angelus Silesius
Nell’origine delle parole troviamo il significato e il senso da cui sono scaturite, e che sempre ci illumina di una verità che è la sostanza del mondo.
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