QUELLO CHE SEI

Sentirsi come una ragazzina e non sapere perché.

È lo specchio, che ti rimanda l’immagine di una signora di una certa età, a dirti che non hai vent’anni. È la didascalia che accompagna la foto di un’azienda innovativa, dove lavorare è meraviglioso, a specificare con orgoglio che i dipendenti sono tutti sotto i trentacinque anni, e a farti sentire di averne troppi, di anni.

È la tua ragionevolezza ad elencare i tanti privilegi della tua maturità, primo fra tutti la libertà di dire quello che da giovane non dicevi, per motivi che è superfluo elencare.

Eppure, non c’è niente da fare; nonostante l’evidenza, ti senti una ragazzina.

In certi momenti, attraversando un parco, ti prende pure la voglia di saltare sull’altalena nello spazio bambini. Ovviamente non osi.

E poi, piano piano, capisci che è normale. Il corpo fisico, come la mentalità che di generazione in generazione cambia, è un vestito che dopo più lavaggi naturalmente scolora e si sciupa.

Ma tu sei l’Anima sfiorata diversamente dal tempo, e hai bisogno di sincronizzarti su altre frequenze per poterti riconoscere per quella che sei.

© 2021

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