Chissà per quale strano motivo, ci sono persone preoccupate del vento di pace che soffia sul mondo.
Lo vorrebbero fermare, ma invano. Continuerà a soffiare, pur scontrandosi con altri venti che vorrebbero anch’essi attenuarlo, senza riuscirci.
La pace è una conquista e, soprattutto, una conquista interiore che può realizzarsi davvero, nel mondo, solo a condizione di conoscere la struttura dell’essere umano.
Lo stesso discorso si può applicare in politica. Come possono, i politici, portare pace, giustizia e benessere se non conoscono l’uomo e le leggi che lo governano?
Nel suo libro LA CONQUISTA INTERIORE DELLA PACE, Omraam Mikhaël Aïvanhov propone delle riflessioni interessanti:

Non sono contrario alla politica, ma la comprendo in modo diverso. Se si affida il potere a chi non conosce la struttura dell’essere umano e il suo legame con tutte le forze cosmiche, come volete che possa portare qualcosa di veramente buono nel suo paese? Dal momento che non ha realizzato questo legame nemmeno in sé, come volete che lo realizzi in tutta una nazione?
Ci si chiede, quindi, quale sia il compito di un buon politico, e in che modo possa adempiere al ruolo che è stato chiamato a svolgere?
E’ impossibile che i politici portino la felicità ai cittadini del loro paese se prima non avranno avuto un’adeguata preparazione in una scuola iniziatica […] La sola politica valida è quella degli iniziati, che hanno studiato la natura umana, le sue forze, le sue debolezze, i suoi bisogni e le condizioni spirituali, affettive, morali ed economiche nelle quali può evolvere.
Eppure, pare che il mondo della politica ignori del tutto la saggezza e l’immensa conoscenza dei Sapienti, e che vada avanti per la sua strada, certo di essere seguito dalla popolazione.
La storia ci insegna che non sempre è così, perché nell’essere umano abita uno spirito, sconosciuto ad alcuni, che, in un certo momento, agisce inspiegabilmente.
Verrà il giorno in cui tutti coloro che hanno deciso di risolvere i problemi politici e sociali con il materialismo, senza studiare la natura profonda dell’essere umano, avranno delle grosse sorprese. Infatti, il bisogno di un nutrimento spirituale si sveglierà nel popolo con una tale veemenza, che nulla potrà trattenerlo, né le minacce, né le prigioni, né la morte […] In realtà, non sono gli uomini – per potenti che siano – a dirigere il destino dell’umanità, ma delle Entità invisibili molto elevate, che osservano e tengono sotto controllo lo sviluppo degli eventi.
Ecco, forse, per avere una pace stabile e duratura, l’appello è da rivolgere altrove, ad istanze capaci di ascoltare e insegnare.
© 2022
Fa molto riflettere questo discorso e visto che da secoli nessun politico è riuscito a garantire una pace davvero importante e duratura forse è davvero il caso che ci si rivolga altrove. Mi auguro che ciò avvenga e che inizino a spirare venti migliori.
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