In viaggio con la zia scritto da Graham Greene nel 1996 e pubblicato recentemente da Sellerio riporta immediatamente alla memoria l’impareggiabile interpretazione di Maggie Smith nell’omonimo film. Il romanzo è una serie intelligente e divertente di sketches legati fra loro dalle tappe di un viaggio intrapreso alla ricerca – per il nipote – di una verità palesata fin dall’inizio, e – per la zia – al ritrovamento di un antico e mai sopito amore.
Ma, andando avanti nella lettura si risveglia altro … Altri ricordi … Ma certo … ZIA MAME!

AUNTIE MAME, ZIA MAME di Patrick Dennis uscito nel 1955 e rimasto nella classifica dei dieci best sellers più venduti in America per centododici settimane (più di due anni), a cui segue nel 1960 AROUND THE WORLD WITH AUNTIE MAME, INTORNO AL MONDO CON ZIA MAME pubblicati in Italia da Gli Adelphi e precedentemente da Bombiani. Dal primo viene tratto un film con Rosalind Russel, che, riferendosi alla protagonista, farà suo il motto Life is a banquet!
ZIA MAME racconta la storia, che parte dal 1928 e attraversa la Grande Depressione del 1929, di un orfano di dieci anni affidato ad una zia stravagante e originale, unica parente rimasta, che lo accompagnerà con i suoi preziosi e sconsiderati consigli fino all’età adulta attraverso un susseguirsi di avventure lungo un percorso che potrebbe definirsi iniziatico.
La scrittura scivola fluida nel contesto di una struttura dove gli episodi sono legati dall’accostamento continuo di un personaggio fittizio che rispecchia il lato coraggioso ed energico di Mame ma ne esalta uno stile di vita esattamente opposto. La sua funzione, in effetti, è appunto quella di trampolino di lancio di tutt’altra asserzione; non il perbenismo conformista ma la libertà intellettuale e il coraggio di essere sé stessi.
Mame è intelligenza acume bellezza cultura umanità fragilità ironia incoscienza inaffidabilità affidabilità imprevedibilità eleganza curiosità generosità e a suo modo saggezza.
Sul filo della leggerezza, questa novella e azzardata ma fortunata Don Chisciotte piena d’entusiasmo, senza smettere di divertirsi e di divertire, genera riflessioni piene di creatività e costruttività.
Dalla prima pubblicazione sono passati sessantasette anni, eppure la protagonista resta una figura leggendaria che ancora oggi e forse soprattutto oggi potrebbe ricordare a tutti noi un’arte di vivere dimenticata. Un’arte di vivere capace di trasformare qualsiasi occasione nello slancio verso una più profonda consapevolezza di sé e della vita, la consapevolezza che la joie de vivre non è un’utopia, e più che un diritto, un dovere … Imperdibile.
© 2022
Aspettavo una tua recensione. Sicuramente lo comprerò.
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