Ogni incontro fatto nella vita lascia delle tracce, alcune indelebili e altre insignificanti, che vengono presto accantonate e dimenticate perché il quotidiano sommerge di impegni e lascia scivolare lungo la strada frammenti di esistenze che, con distrazione, riportano bilanci disordinati.
A volte però, i ricordi sono vivaci. Si nascondono dietro un angolo e non aspettano che un lieve segnale per scaricare risate e lacrime.
I ricordi dolci diventano nuovi amici con cui intrattenersi, gli amari somigliano invece a persone da scansare appena scorte sulla strada … se non fosse che nessuno merita davvero di essere scansato …
A nostra volta, seminiamo con spensieratezza ricordi utili e inutili, indelebili e insignificanti, dolci risate e lacrime amare; eppure possiamo, se vogliamo, fare la scelta di cosa lasciare di noi agli altri.

La grande poetessa e scrittrice nicaraguense Claribel Alegria decise di fare, con cognizione di causa, un lascito speciale ai figli. Scrisse loro una poesia.
TESTAMENTO
Ai miei figli
Vi lascio una scala
traballante
incompiuta
con qualche scalino rotto
alcuni marci
e più di uno
intero.
Riparatela
mettetela in piedi
saliteci sopra
salite
fino a toccare la luce
VOCI, SAMUELE EDITORE, 2015
La madre che lascia qualcosa di imperfetto, addirittura in parte rotto e marcio che richiede lavoro e attenzione, dona in realtà ai propri figli il potere di scoprire la capacità e l’ingegno di aggiustare le cose e risolvere problemi, e in più li esorta a non avere riserve nel perseguire i propri sogni, obiettivi che per quanto irraggiungibili possano sembrare, possono essere raggiunti.
Non abbiate paura … Salite, fino a toccare la luce.
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