Ade, l’invisibile, nella mitologia greca è la divinità che presiede al regno degli inferi, e che assume il nome di Plutone, dio potente e ricco, nel mondo romano.
La complessa simbologia del mito si può ben riassumere nella definizione che ne da Maria Maitan, come del Simbolo di quanto di meglio e di peggio è in fondo ad ognuno di noi.

Quale sia la scelta presa, verso il meglio o il peggio, il risultato è il frutto di un’intensa alchimia interiore che ha segnato il passaggio dalla vita alla morte e/o dalla morte alla vita.
L’escursione nella profondità di noi stessi per conoscere la nostra interiorità è la condizione necessaria affinché la grande opera di trasformazione sia completa e perfetta.
Associato astrologicamente ai segni dello Scorpione e dell’Ariete, Plutone vede proprio nel segno primaverile la nascita di una nuova vita e l’inizio di un ciclo di rinnovamento che non ripropone mai il passato, ma un’evoluzione totale e originale, come troviamo rappresentata nella Resurrezione del Cristo.
A livello personale, nel corso dell’esistenza, l’incontro con l’archetipo avviene più volte e ha la funzione di condurre l’individuo ad una maggiore maturità. Fatto che può avvenire sia in maniera indolore che dolorosa. In entrambi i casi, il momento è segnato da situazioni molto impegnative dalle quali è difficile svincolarsi e che richiedono massima attenzione, coscienziosità, consapevolezza e senso di responsabilità.
Successivamente, ad esperienza conclusa, l’individuo potrebbe scoprirsi una persona diversa, tanto è stata eccezionale la prova vissuta.
A livello sociale, l’archetipo plutoniano tocca le note profonde che agitano le radici dell’umanità e, come Jung spiega, il mito agisce sull’inconscio collettivo. A dimostrazione di ciò, i cambiamenti sociali, culturali e politici che sorgono silenziosamente restando ignorati e sottovalutati per un certo periodo, si manifestano palesemente in seguito con forza e incisività, segnando il corso della storia.
Oggi, l’epidemia del Covid-19 e la sua paura toccano ogni angolo della terra, riproponendo il simbolo con il suo significato di morte e rinascita; dove a morire non sono solo esseri umani ma anche e soprattutto un modo di vivere e di pensare che già da tempo mandavano segnali di cattiva salute e richieste di una cura che ormai non può più essere rimandata.
Alla fine del tunnel, passata questa grande crisi, ci aspetta una rivoluzione culturale e spirituale a cui tutti, consapevoli o meno, volenti o nolenti e dolenti parteciperemo.
Auguriamoci che il potere di Plutone ci infonda il coraggio di estrarre la ricchezza nascosta del e nel nostro cuore per imparare a ricostruire un mondo migliore.
https://elisabettamastrocola.com/2020/01/26/e-forse-la-terra-ci-perdonera/
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