I grandi avvenimenti proiettano innanzi a sé la propria ombra
prima che la loro presenza occupi l’Universo
William Shakespeare
I segnali anticipatori di un avvenimento che modificherà un’abitudine o un punto di vista, sia personale che collettivo, sono spesso impercettibili.
I percorsi di vita vengono sempre deviati, ridotti o estesi da accadimenti improvvisi che aprono sentieri e indicano direzioni alternative, scuotendo dalla naturale staticità che accompagna un vivere appagato dalle cose famigliari e che porta alla conseguente negazione della presenza, sempre a disposizione, di linfa nuova e vitale che scorre incessantemente.
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Ma quando si riesce ad intravedere l’ombra, grazie al raggio di luce che anticipa l’avvenimento qualunque esso sia, si può accogliere quella visione con gratitudine perché la maggiore consapevolezza permetterà di costruire strumenti per rafforzare carattere e animo, senza lasciarsi sfuggire neanche un goccio del suo più ampio significato.
Scrivere scrivere scrivere e sempre scrivere.
Ho cominciato da piccolissima, guidata dalla fantasia che respirava la vita intorno a me e la restituiva cambiata, a volte più bella, altre più drammatica.
Imparavo che potevo creare tutto un mondo, conosciuto solo da me, plasmandolo come fa lo scultore con la creta, per condividerlo con gli altri.
Era necessario però un compromesso, fra il desiderio di raccontare una certa storia e l’accettazione della storia che voleva essere raccontata, spesso molto diversa dalla prima.
Ascoltavo i personaggi, le atmosfere, le profondità, le negazioni e le asserzioni.
Imparavo ancora, nel passaggio dalla fantasia della narrativa alla realtà della vita a cogliere i fatti del mondo osservandoli da diversi punti di vista, senza più abbellire o drammatizzare, ma solo per mettere in luce quel qualcosa di vero e autentico che si nasconde nella normalità che sfuggiamo, per capire quanto invece sia straordinaria.
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