La scrittura viene spesso vissuta come un esame, ma superato questo primo passaggio increscioso, si viene pervasi da una sensazione di intensità che permette la connessione con una parte profonda di sé, nel luogo particolare dove dormono le risposte.
L’esercizio della scrittura, stabilita questa prima connessione, libera dalle ansie e dalle incertezze che si traducono in storie, poesie e pensieri espressi.
Le storie portano alla luce aspetti che non erano chiari, facendo riflettere o divertire e riflettendo un benessere, che pur non trovando spiegazione in sé stesso, ha un’efficacia indubbia.
La scrittura è un’esperienza aperta a tutti. Non abbiate paura di cimentarvi in qualcosa che a scuola o al lavoro, per molti, è stato un incubo o una noia. Non pensiate di essere negati, e cominciate a trasformare queste convinzioni positivamente, perché scrivere, anche per sé stessi, anzi soprattutto per sé stessi, aiuta a pensare con serenità e ad esprimere meglio i propri stati d’animo. Scrivere illumina la vita.
Scrivere scrivere scrivere e sempre scrivere.
Ho cominciato da piccolissima, guidata dalla fantasia che respirava la vita intorno a me e la restituiva cambiata, a volte più bella, altre più drammatica.
Imparavo che potevo creare tutto un mondo, conosciuto solo da me, plasmandolo come fa lo scultore con la creta, per condividerlo con gli altri.
Era necessario però un compromesso, fra il desiderio di raccontare una certa storia e l’accettazione della storia che voleva essere raccontata, spesso molto diversa dalla prima.
Ascoltavo i personaggi, le atmosfere, le profondità, le negazioni e le asserzioni.
Imparavo ancora, nel passaggio dalla fantasia della narrativa alla realtà della vita a cogliere i fatti del mondo osservandoli da diversi punti di vista, senza più abbellire o drammatizzare, ma solo per mettere in luce quel qualcosa di vero e autentico che si nasconde nella normalità che sfuggiamo, per capire quanto invece sia straordinaria.
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