Se in ogni arte, scienza e disciplina sono chiari i segni che ne rappresentano l’epoca, la cultura e la civiltà, nella poesia il tempo scompare e la cultura sfuma i suoi contorni per espandersi senza più confini e raggiungere i cuori che vibrano all’ascolto delle sue note.

Niente è più democratico di questo santuario della parola dove tutti si incontrano e si riconoscono per quello che sono nella più profonda verità.
Niente, quanto la poesia, ha lo stesso colore limpido della pace, capace di sciogliere eserciti e far scomparire armamenti di fuoco.
I versi puri di Giacomo Leopardi, testimoni sonori dell’universo, riconciliano l’uomo con la sua naturale bellezza e rendono giustizia alla forza evocatrice dell’immagine.
L’INFINITO
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminabili
spazi, e profondissima quiete per
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio e questa voce
io comparando; e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così fra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare
https://elisabettamastrocola.com/2019/03/20/poesia-stagione-dellanima/
https://elisabettamastrocola.com/2019/03/06/la-letteratura-e-una-divinita-luminosa/
https://elisabettamastrocola.com/2019/06/25/scrivere-illumina-la-vita/
5 pensieri riguardo “POESIA INFINITO.0”