L’obbiettivo
del Qui e Ora, del vivere il presente – perché è tutto quello che c’è – è il punto
di partenza da cui lanciarsi per arrivare alla conquista della serenità e dell’armonia.
Ma a volte, quando la situazione nella quale si è immersi è davvero
insostenibile e non c’è alcun modo per cambiarla, la fantasia e l’immaginazione
sono le sole a trattenere dall’abisso del vuoto, dal baratro di questioni senza
senso, e offrono lo sbocco per tornare a respirare aria pulita.
Il romanzo, il racconto, la novella, la fiaba, la favola e soprattutto la poesia sono le pietre preziose, il tesoro che la letteratura offre a profusione liberando dalla prigionia della noia o dalla coercizione che paralizza e stimolando impulsi che suggeriscono idee e affratellano all’umanità sconosciuta.
L’essere altrove, assente, diventa allora, per un momento, l’unguento che cura la ferita.
Scrive Marguerite Yourcenar:
Le religiose ammiravano la sua mansuetudine nei confronti della vecchia e scandalosa rivale, la sua austerità, la sua umiltà, la sua pazienza. Ma non c’erano in lei né mansuetudine, né austerità, né pazienza, come la intendevano loro. Semplicemente, Anna era altrove.
Marguerite Yourcenare, Come l’acqua che scorre, Einaudi

Se Anna soror può affrancarsi dalla sua situazione solo andando in un altro ipotetico dove, la leva dell’immaginazione può ugualmente risvegliare il coraggio che indichi l’alternativa all’accettazione e alla rassegnazione, che indichi quell’osare, difficile da permettersi ma possibile, che la letteratura, magnifica e luminosa divinità, elargisce ininterrottamente espandendosi in realtà sempre nuove, alle quali attingere per trarre ispirazione. La rassegnazione dolente lascia spazio ad altri sentimenti e apre a considerazioni e punti di vista tutti da inventare e reinventare.
https://elisabettamastrocola.com/2019/02/22/e-che-gli-dei-siano-con-te/
4 pensieri riguardo “La letteratura è una divinità luminosa”